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La storia dell'arte

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Pinelli, Antonio 32 occorrenze

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rende molto innovativa rispetto ai trittici trecenteschi che si potevano allora ammirare a Firenze: differentemente da quanto accade in questi ultimi

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Gentile: questi, infatti, solo con il suo successivo soggiorno a Roma sarebbe entrato in diretto contatto con l’arte classica, mostrandosene, sia pur

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Fabriano ha utilizzato tutti questi accorgimenti, ma al tempo stesso si è preoccupato Fig. 85. Gentile da Fabriano, Adorazione dei Magi, 1423, Firenze

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acuta rappresentazione di umili dettagli della vita quotidiana: anche nella pittura di Gentile da Fabriano convivono questi due aspetti del Gotico

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corpo si dispone nello spazio, diminuendo proporzionalmente in funzione della distanza dal primo piano. Rilevante è anche il fatto che due di questi

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Toscana all’alba del Quattrocento, proponiamo un confronto inusuale, ma stringente, che illustra in modo esemplare la contrapposizione tra questi due

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. Com’è noto, a dispetto del Vasari e della consolidata tradizione storiografica che li attribuisce a Giotto, questi affreschi hanno offerto agli storici

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Tutti questi virtuosismi spaziali sembrano davvero preannunciare l’imminente rivoluzione prospettica brunelleschiana. Ma non è certamente un caso se

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distanza spaziale dalla scena che si svolge in primo piano, ma allude anche alla distanza temporale di questi due episodi minori da quello principale, posto

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Questi mirabili exploits prospettici di Correggio, importati ne seicentesca da Giovanni Lanfranco, costituiscono il prototipo di tutte le vorticose e

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reggia del Sei o del Settecento ha potuto ammirare questi spettacoli celesti, la cui fortuna cominciò a declinare solo nell’Ottocento inoltrato.

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contorno di ciascun oggetto. Sulla base di questi presupposti, Alberti definisce il quadro come una superficie piana che interseca la piramide visiva

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interno in modo che entrambi risultino toccare lo spago. L’intersezione di questi due fili indica il punto preciso in cui lo spago è intersecato dal

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Questi, ed altri analoghi tipi di strumenti, furono sicuramente molto usati dai pittori. Tuttavia, occorre tener presente che una simile, rigorosa

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mercante ebreo un’ostia consacrata. Questi la profanò, mettendola Fig. 142. Donatello, San Giorgio e il drago, dalla base del San Giorgio in una nicchia

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fu certamente un pioniere nel campo di questi exploits, che rappresentano una sorta di sperimentazione prospettica all’insegna del puro virtuosismo

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a questi che fanno le tarsie, perciò che empiono i fregi di brucioli, di chiocciole tonde e quadre e d’altre cose simili».

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Quest’ultima affermazione ci mostra un Vasari sostanzialmente critico nei confronti di questi eccessi di virtuosismo e pedanteria prospettica

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in questi ghiribizzi, si trovò mentre che visse più povero che famoso.

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virtuosismi e sorprendenti trompe-l’œil, come si può vedere nel più celebre di questi Studioli intarsiati, quello di Federico da Montefeltro nel Palazzo Ducale

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alcuni, come questi cinque che sono indubbiamente tra i più sorprendenti (tavv. 4a-e), si ha la netta sensazione che quello spazio di libertà dai

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, dicendosi convinto che l’altissima qualità formale e il particolare uso della luce in questi ritratti postulino la presenza, accanto all’Angelico e Benozzo

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Nessuno di questi tre disegni sul verso possiede la purezza e l’elevatissima qualità formale in grado di candidarlo ad una paternità dell’Angelico

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parte delle raccolte del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. Tutti e tre questi disegni, eseguiti con una tecnica straordinariamente

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(1751-72), mostra di aver riflettuto su questi temi (forse anche lui stimolato dallo scritto di Lessing), quando nella voce Composizione dell

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dell’eroe, e registra con docile inerzia l’esatto diagramma di questi due impulsi in conflitto, imprimendolo indelebilmente nelle sue turgide pieghe.

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, la religione e le forme artistiche prodotte nei secoli che avevano preceduto l’avvento del Rinascimento. In altre parole, questi artisti evadevano

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statua (1450 ca.) e il De re aedificatoria (1452) l’arte persegue consapevolmente il proprio riscatto dalla subalternità artigianale. In questi testi la

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cogliere le variazioni e sfumature di significato implicite in questi cambiamenti determinati dalla creatività di artisti, che attingendo al repertorio

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questi accorgimenti, sarebbe inevitabilmente portato ad adeguarsi al cannocchiale visivo che gli si offre dinanzi, orientando spontaneamente il proprio

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, tanto che anche i contemporanei considerarono, di fatto, i due scultori come rivali in competizione tra loro. Confrontiamo questi due celebri

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generazioni. I cantieri edilizi restano attivi per secoli attorno a questi edifici religiosi, che crescono lentamente e a dismisura, accumulando al proprio

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